I giocatori di due squadre di rugby gay si mettono a nudo per una raccolta fondi volta a finanziare la loro presenza al Bingham Cup: uno dei più grandi tornei LGBT di rugby. I due club, l’Amsterdam Lowlanders e il Gotham Knights, oltre a scontrarsi sul campo si sfidano a colpi di flash e ad andare a meta sono i tifosi delle squadre che possono ammirare i loro beniamini come mamma li ha fatti. Entrambi i progetti mostrano il corpo maschile nelle diverse fisicità e proprio per questo motivo ambedue i calendari sono un elogio “all’inclusività” della cultura dello sport e del rugby, dove c’è spazio per tutti senza perseguire un corpo idealizzato dalla società di oggi. In un mondo dominato dagli stereotipi, queste iniziative meritano un plauso per lo sforzo e il tentativo di voler abbracciare le diversità.
Amsterdam Lowlanders
ARC Amsterdam Lowlanders, l’unica squadra LGBT di rugby nei Paesi Bassi, per il suo calendario si è ispirato al mondo antico della Grecia. In merito il fotografo e giocatore Henri Verhoef ha scelto come location l’Allard Pierson Museum e ha fatto posare i suoi compagni tra le statue e le rovine di un tempo. A riguardo l’atleta racconta così il mood della sua idea: “I giocatori sono fotografati come sculture e mostrano che può esserci forza nella vulnerabilità e coesione nella diversità”.
Gotham Knights
Wilco Froneman, direttore creativo del calendario Gotham Knights per il 2020, asserisce: “Il nostro intento è mostrare le diverse fisicità dell’uomo poiché ogni corpo ha il suo fascino e la bellezza è solo negli occhi di chi guarda. Abbiamo voluto soffermarci anche sulla personalità dei nostri giocatori e ciò ha avuto un forte impatto sulla riuscita di ogni scatto. In ogni foto – continua l’uomo – non c’è solo un corpo nudo, ma una peculiarità del carattere di ognuno dei protagonisti“. Mike Esperanza, il fotografo del progetto, dice: “È stato un vero spasso lavorare con la squadra di Gotham Knights Rugby, ogni scatto è una sua storia e l’insieme è un racconto di vite e di personalità”.
Marco Vaiani
Complimenti per l’ iniziativa, foto e ovviamente bei ragazzi atleti.
Marco