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Milano. MARITO ex ERGASTOLANO PICCHIA RIPETUTAMENTE MARITO ex ERGASTOLANO; scattano il codice rosso e le manette

Marito ex ergastolano picchia il marito conosciuto in carcere, scattano il codice rosso e le manette. I due si erano conosciuti dietro le sbarre, entrambi incarcerati per reati contro il patrimonio. Scontata la pena, la coppia decide di sposarsi e nel 2018 si unisce civilmente. Il rapporto comincia a vacillare quando alle liti verbali seguono gli episodi di violenza domestica ai danni di uno dei due coniugi. La coppia scoppia. Lo sposo aggredito lascia il coniuge violento e torna ad abitare con la madre. Tempestato di chiamate, convinto da molteplici promesse e rasserenato dalla volontà di cambiare, il consorte assalito perdona il compagno manesco. Gli sposi riuniti ritornano ad abitare sotto lo stesso tetto. In breve tempo, però, tutto ritorna come prima tant’è vero che, come riporta il Corriere della sera, la Polizia era intervenuta altre quattro volte negli ultimi otto mesi in quell’abitazione. La notte del 20 dicembre, grazie ad un intervento fulmineo, gli agenti possono costatare quasi in tempo reale quanto appena accaduto. La casa completamente a soqquadro e i segni di percosse ancora vivi sul corpo dell’uomo molestato parlano da soli.

Marito ex ergastolano picchia marito ex ergastolano

La versione del marito violento

Lo sposo aggressivo, interrogato, si difende dichiarando: “Lui è un eroinomane autolesionista, si taglia con le lamette, rompe gli oggetti di casa, ho avviato le pratiche di separazione ma lui chiede sempre di proseguire la relazione perché penso sia interessato ai miei soldi, io lo amo, ma lui sta con me per interesse. Effettivamente abbiamo avuto discussioni violente, effettivamente andando a lavorare chiudevo la porta a chiave lasciandolo dentro, ma ciò per sua richiesta”.

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Si riaprono le porte del carcere 

La giudice Giusi Barbara, su richiesta del pm Roberto Fontana, ha deciso per il carcere affermando: “Le sue dichiarazioni sono prive di riscontro, mentre le accuse della persona offesa sulle percosse ricevute dal coniuge sono riscontrate dai certificati medici”.

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