Sei gay o bisessuale? Non puoi donare il tuo plasma per salvare altre persone dal Covid-19.”Gli uomini che fanno sesso omosex corrono un rischio maggiore di contrarre determinate infezioni attraverso il sesso”. Con queste parole l’offerta di un uomo gay guarito dal coronavirus intento a donare il suo plasma per curare gli altri contagiati è stata respinta. Il personale medico ha inizialmente preso a cuore l’offerta di Andy Roberts, ma dopo aver saputo della sua relazione omosessuale ha immediatamente bloccato la prassi.
L’indignazione di Andy e del suo compagno Keith
Keith Ward, partner di Roberts, ha dichiarato a TV News: “Questo dimostra che nel Regno Unito essere gay è ancora considerata una forma di contaminazione, quindi se sei etero e fai sesso con una persona diversa ogni fine settimana non c’è problema; invece se sei gay o bisessuale e hai una relazione fissa e stabile non sei, comunque, considerata una persona sana”.
Botta e risposta tra gli attivisti e il Dipartimento della Salute
Aspra e severa la risposta degli attivisti per le pari opportunità, concretamente rigettata dal Dipartimento della Salute e dal servizio NHS Blood and Transplant, che afferma: “Abbiamo solo seguito le regole; non è un mistero che gli uomini gay e bisessuali che vogliono donare sangue devono aspettare tre mesi dopo aver ricevuto sesso anale con un altro uomo prima di poterlo fare”. Per la serie ecco come buttare altra benzina sul fuoco. Se non è discriminazione questa!
Facciamoci qualche domanda…
Precisiamo: sulla salute non si scherza affatto… e a proposito ci facciamo qualche domanda:
da quando gli etero non praticano sesso anale?
Qualora un uomo ammettesse di essere gay o bisessuale, come fanno i medici ad essere certi che la persona che si professa astinente dal sesso lo sia stata per davvero e per il tempo stabilito?
A nessuno è venuto in mente che i gay e i bisessuali potrebbero anche non dichiararsi e quindi donare tranquillamente?